L’estetica è infatti uno dei settori più gravemente colpiti dall’emergenza sanitaria e dalle restrizioni ancora in vigore nel nostro paese. Secondo quanto emerge dai rapporti del Centro Studi di Cosmetica Italia, a causa dello stop delle attività di questi mesi, negli oltre 35.000 centri estetici in Italia regnano l’incertezza economica e la preoccupazione per il futuro. A risentire dello stesso clima è l’intero indotto: le imprese produttrici di cosmetici per il canale professionale, i grossisti, le oltre 500 aziende che riforniscono i saloni di bellezza attraverso l’attività di più di 2.000 agenti, i fornitori di macchinari, strumentazioni e articoli monouso.

In questo scenario, la prossima edizione di Cosmoprof Worldwide Bologna può diventare la cabina di risonanza delle voci degli attori del comparto: un movimento corale in cui tutti possono dare il proprio contributo per ridare fiducia agli operatori, per supportarli nella riorganizzazione obbligata della loro attività a seguito della pandemia, e per sensibilizzare le istituzioni sulle problematiche che il settore sta affrontando.