NEWS > 22 luglio 2024

Le nuove tecnologie sostenibili per il packaging cosmetico A cura di Deanna Utroske

Man mano che l'industria cosmetica si avvicina a un modello di economia circolare, si moltiplicano le innovazioni e le collaborazioni in ottica sostenibile che coinvolgono tutti gli stakeholder lungo la filiera produttiva, fino a coinvolgere i brand, i consumatori finali, le aziende specializzate nella gestione dei rifiuti e altri player.

Il nostro percorso verso una filiera circolare sta avvenendo gradualmente, un passo alla volta. Ma con così tanti contributi da più parti, il cambiamento sta avvenendo a un ritmo crescente.
Un esempio è RIES, che sta trasformando il comportamento dei consumatori.

Nuovi design e nuove aspettative per i consumatori

Questo marchio statunitense, fondato da Megan Graham, non vende prodotti in sé, ma produce imballaggio da viaggio riutilizzabile con pompa airless, che aiutano i consumatori ad abituarsi ai gesti e alle routine del riempimento e ad apprezzare la durabilità, la funzionalità e il design dei contenitori riciclabili. I flaconi RIES le protezioni solari e altro ancora. Brand come RIES stanno modificando le abitudini dei consumatori.

Sono molti infatti i fornitori di packaging cosmetico che stanno seguendo questo percorso. In una recente intervista, Vivien Charrey, General Manager di Berlin Packaging | Premi Industries, mi ha parlato delle soluzioni Airglass Refill & Go e Airglass Slim Refill & Go della sua azienda, che "combinano la sicurezza di una soluzione airless con la sostenibilità di un ricaricabile." Questi design, che funzionano perfettamente per sieri, lozioni, creme e gel, sono anche "perfetti per i viaggiatori", dice, "poiché permettono ai consumatori di separare il flacone in plastica airless dal flacone in vetro. Grazie a una clip di sicurezza che blocca l'erogatore, possono trasportarli in totale sicurezza, dimezzando effettivamente il peso del prodotto trasportato."

Questi design, con i loro inserti flacone-nel-flacone, sono esempi di packaging ricaricabile. Sia i packaging ricaricabili che quelli riempibili sono riutilizzabili e, se progettati e fabbricati con cura, contribuiscono all’evoluzione verso la sostenibilità. Per chiarire, il packaging ricaricabile è comunemente inteso come un contenitore nel quale il prodotto può essere versato direttamente. E la ricarica viene solitamente venduta in packaging flessibile o travasata in negozio da una postazione di riempimento.

I flaconi RIES sopra menzionati aiutano anche a familiarizzare i consumatori con il packaging de-costruibile e lavabile, gesti importanti che possono aiutare a preparare il contenitore per le successive fasi di riciclo o di compostaggio.

Berlin Packaging | Premi Industries, con sede a Milano, è una delle molte aziende che progettano packaging decostruibile. Charrey e il suo team hanno visto una crescente domanda di contenitori ricaricabili, in particolare da parte di brand di fragranze masstige e prestige. Da queste sollecitazioni del mercato l'azienda ha creato la collezione di fragranze ricaricabili Infusion. Una caratteristica della collezione è che "il design a collo a vite [rende semplice] separare il flacone in vetro dai suoi accessori, aiutando il consumatore finale nel corretto smaltimento," mi dice Charrey.

È importante riconoscere che non esiste ora, né esisterà mai, una singola soluzione ideale di packaging sostenibile per prodotti beauty. Non stiamo cercando la risposta. Stiamo lavorando insieme per cambiare il modo in cui i materiali vengono reperiti, il packaging viene progettato e prodotto, i consumatori (ri)usano e definiscono il fine vita dell’imballggio, e come questo può essere recuperato e riutilizzato nel prossimo ciclo di vita.

image Le nuove tecnologie sostenibili per il packaging cosmetico A cura di Deanna Utroske

Motivazioni e metriche di misurazione: le regolamentazioni per un packaging circolare

La crisi climatica globale ha ispirato i governi a imporre regolamentazioni specifiche, le organizzazioni non profit e altre associazioni specializzate a stabilire certificazioni, e i fornitori di servizi a sviluppare strumenti di valutazione del ciclo di vita (LCA). Per tutti l'obiettivo è incoraggiare l'innovazione e l'adozione di soluzioni di packaging cosmetici più sostenibili dal punto di vista ambientale.

"Uno degli obiettivi di sostenibilità" di Lumson, un produttore di packaging primario con sede a Capergnanica, Italia, "è costruire collaborazioni e partnership che sono fondamentali per garantire il nostro progresso," mi dice Fabio Manzoni, Group Marketing Manager. Una delle progettualità dell'azienda riguarda SPICE, o Sustainable Packaging Initiative for CosmEtics, gruppo fondato da L’Oréal e dall’agenzia di consulenza per la sostenibilità Quantis. Lumson ha aiutato a sviluppare i criteri di LCA di SPICE "come strumento per condurre la valutazione dell'impatto ambientale." Secondo il sito dell'iniziativa, " SPICE aiuta le aziende di cosmetici a incorporare l'ecodesign nel processo di sviluppo del packaging...[e] rende accessibili dati ambientali ai designer, permettendo loro di sviluppare soluzioni più resistenti." Vale la pena notare che Lumson ha anche "partecipato a corsi di formazione LCA con il Politecnico di Milano," dice Manzoni.

Piattaforme software e strumenti come Bluebird Climate, fondata nel 2021 e acquisita questo aprile dalla piattaforma rePurpose Global, stanno aiutando i marchi beauty a valutare l'impronta ambientale dei prodotti. La piattaforma Bluebird Climate promette "LCA rapide, accurate e convenienti che favoriscono la conformità dei rivenditori ai principi di sostenibilità e al contempo il coinvolgimento dei consumatori," secondo il loro sito.

Tra le altre regolamentazioni, all'inizio del 2020 il governo francese ha annunciato l’emanazione di AGEC, la "legge anti-spreco per un'economia circolare", considerata la prima legge anti-spreco al mondo. Il provvedimento vieterà completamente tutta la plastica monouso entro il 2040 (con requisiti incrementali ogni 5 anni). Entro il 2025, ad esempio, sarà vietato l'uso di alcuni packaging non riciclabili. Sempre nel 2020, il Decreto Legislativo Italiano 116/2020 ha imposto requisiti di etichettatura ambientale per i cosmetici e tutti i materiali di imballaggio nel tentativo di semplificare la raccolta dei materiali, il riciclaggio e il riutilizzo. Poi, nel novembre del 2022, è stata stabilita la normativa UE nota come PPWR, o Regolamento sul Packaging e sui Rifiuti di Packaging, per standardizzare le regolamentazioni sul packaging tra gli Stati membri dell'UE, chiarire le responsabilità dei produttori, stabilire tempistiche per la riciclabilità e armonizzare i requisiti di etichettatura.

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Recupero e riutilizzo dei materiali

La raccolta dei materiali, la gestione dei rifiuti e le tecnologie di riciclaggio possono tutte contribuire a chiudere il ciclo di vita dell’imballaggio in modo sostenibile. I fornitori stanno proponendo nuove soluzioni per la rimozione dei rifiuti. Ad esempio, Element Beauty Group ha appena annunciato che i suoi tubi per la cattura di carbonio saranno lanciati sul mercato in collaborazione con un marchio chiamato Caliray già da settembre. Caliray è un marchio con sede in California, USA, con un piccolo portafoglio di cosmetici e make-up, fondato nel 2022 da Wende Zomnir e Jenna Dover.

In questo caso il materiale recuperato e riutilizzato è il carbonio che altrimenti verrebbe rilasciato nell'atmosfera. Insieme a una società chiamata Carbon Upcycling, con sede a Calgary, Alberta, Canada, Element ha sviluppato un "additivo in polvere realizzato con CO2 e materie prime inorganiche che conferisce maggiore resistenza ai materiali plastici; aumenta la resistenza alla trazione, la longevità e la durabilità," secondo un comunicato stampa. L'additivo "sta estendendo la durata delle plastiche riciclate di almeno 4 volte quando riciclate meccanicamente." E per facilitare il riciclaggio, Caliray ha collaborato con il PACT Collective, una non profit che affronta le sfide del riciclaggio del packaging cosmetico, piccolo e comunemente composto da materiali multipli o flessibili. Caliray utilizzerà il programma dell'organizzazione, che consente ai consumatori di inviare il packaging vuoto alla struttura di raccolta PACT per il riciclaggio.

Più comunemente, le iniziative di recupero dei rifiuti ambientali e dei materiali di packaging riguardano la raccolta della plastica. Ad esempio, Better Packaging Co., di Auckland, Nuova Zelanda, recupera la plastica destinata all'oceano e la ricicla in sacchetti postali, sacchetti in polietilene e packaging per e-commerce. L'azienda lavora con una rete di raccoglitori di plastica nelle comunità del Sud-Est asiatico entro 50 km (circa 31 miglia) da una costa dove i rifiuti plastici sono stati abbandonati e non esiste alcuna infrastruttura di gestione dei rifiuti; e i loro partner trasformano le plastiche in resina.

Un fornitore di packaging primario con sede nel distretto di Gentofte a Copenhagen, Danimarca, chiamato Ocean Waste Plastic (OWP) trasforma anche le plastiche abbandonate in packaging commercialmente performanti. OWP è una filiale di Pack Tech, un'azienda di packaging cosmetico fondata nel 1946. Il recupero dei rifiuti plastici per OWP è affidato ad un'altra filiale di Pack Tech chiamata ReSea. Questa azienda ha investito molto nella gestione della raccolta, nel tracciamento tramite blockchain e nella documentazione delle plastiche recuperate, che provengono da Jakarta, Indonesia—"una delle città più inquinate al mondo, soprattutto per quanto riguarda i rifiuti plastici," secondo il materiale che OWP ha condiviso con me alla fiera Cosmopack di Bologna, Italia, all'inizio di quest'anno. OWP si preoccupa anche di garantire che le plastiche che ReSea raccoglie dai fiumi e dagli oceani siano riutilizzate, se non come packaging cosmetico, almeno come materie prime per altre aziende di plastica. Waste4Change e SBI facilitano la distribuzione di qualsiasi materiale che OWP non può utilizzare. Il packaging dei prodotti cosmetici realizzato con il materiale grezzo di OWP può essere composto dal 20% al 100% di plastica recuperata dall'oceano, a seconda della forma del contenitore, del colore e delle tolleranze di particolari componenti.

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Il produttore multinazionale di beni di consumo SC Johnson fornisce un altro recente esempio di come i brand beauty e i produttori stanno lanciando nuove proposte. Il marchio dell'azienda per la cura personale e la cura della casa ha annunciato a giugno che tutte le sue bottiglie sono realizzate con il 100% di plastica riciclata recuperata dalle coste, proveniente da Plastic Bank, che ha sede a Vancouver, British Columbia, Canada, e sedi operative nelle Filippine, Indonesia, Brasile, Egitto, Thailandia e Camerun.

Zignago Vetro, un'azienda che fornisce packaging in vetro per prodotti skincare, per la profumeria, per l’alimentare e per l’industria delle bevande, ha investito in impianti di riciclaggio, noti anche come impianti di trattamento del rottame di vetro, cioè il vetro che è stato sminuzzato, frantumato o imploso in piccoli pezzi. In un'intervista per un articolo sulla sostenibilità della catena produttiva pubblicato all'inizio di quest'anno, Stefano Bortoli, Direttore Commerciale della sezione Cosmetici e Profumeria di Zignago Vetro, mi ha detto che l'obiettivo dell'azienda è ridurre l'uso di materie prime vergini e allo stesso tempo aumentare l'uso di vetro riciclato. "Questa direzione strategica ha conseguentemente portato," ha detto, "a un forte utilizzo del rottame di vetro e investimenti in impianti di trattamento del rottame, in particolare: Vetreco S.r.l. nell'Italia centro-meridionale, Vetro Revet S.r.l. nell'Italia centrale e Julia Vitrum S.p.A. nel nord-est dell'Italia." Bortoli lo chiama "un perfetto esempio di percorso circolare, grazie a un materiale che è riciclabile al 100% per un numero infinito di volte."

L'Oréal ha investito nella produzione di monomeri e polimeri bio-sourced per l'uso nel packaging. Nel 2017, l'azienda ha iniziato a lavorare con una società chiamata Carbios, specializzata in processi di riciclaggio a base di enzimi per le plastiche PET colorate. Alla fine dell'anno scorso, le due aziende hanno ricevuto un Pioneer Award al World Alliance Summit per la "produzione delle prime bottiglie in PET per uso alimentare al mondo prodotte interamente da plastica riciclata enzimaticamente," secondo un comunicato stampa. Quel packaging sarà commercializzato dal marchio Biotherm di L'Oréal nel 2025. Nel 2025 il primo impianto di bioreciclaggio del PET di Carbios dovrebbe essere operativo a Longlaville, una piccola città vicino al confine settentrionale della Francia.

I produttori stanno anche esplorando più ampiamente le tecnologie di riciclaggio molecolare. Ad esempio, The Estée Lauder Companies ha firmato un memorandum d'intesa nel 2021 con il produttore Eastman per utilizzare i polimeri riciclati a livello molecolare dell’azienda azienda per il packaging cosmetico. Si stanno inoltre diffondendo tecnologie che impediscono alle plastiche di persistere nell'ambiente. Una società biotecnologica chiamata Change Plastic for Good ha sviluppato un polimero chiamato BDP® che può essere aggiunto durante il processo di produzione della plastica; è composto da composti organici e funge da alimento per i microbi. Nel caso in cui il packaging in plastica realizzato con BDP® non venga riciclato, si decomporrà in pochi anni senza lasciare microplastiche. Un paio di anni fa, la società di packaging per la bellezza Wormser Group ha lanciato una linea realizzata con BDP®. Diverse altre aziende come BioSphere a Portland, Oregon, USA; Bio-Tec Environmental ad Albuquerque, New Mexico, USA; e Polymateria a Londra, Inghilterra, hanno sviluppato tecnologie di plastica biodegradabile.

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Ricariche e packaging riutilizzabile: la fase di progettazione

Un packaging riutilizzabile e progettato con attenzione è una parte importante della transizione della nostra industria verso un modello di economia circolare. Numerosi fornitori stanno ora offrendo soluzioni ricaricabili e riutilizzabili. Tutti e tre i leader del settore che ho intervistato per questo articolo hanno menzionato l'argomento.

Denis Maurin, Presidente delle Vendite e dell'Innovazione di HCT, afferma che l'"approccio moderno alla sostenibilità non è unico per tutti. La loro strategia offre molteplici soluzioni per qualsiasi problema, dall'offerta di componenti progettati per il riciclaggio, all'utilizzo di materiali PCR e bio-based, fino ai componenti ricaricabili."

Fabio Manzoni di Lumson afferma che l'“interesse dei clienti si è certamente mostrato non solo verso i sistemi airless ma anche verso soluzioni ricaricabili ed eco-friendly. I sistemi di ricarica," dice, "sono diventati una parte sempre più significativa del portafoglio Lumson, sia come argomento che come soluzioni offerte. La linea di contenitori ricaricabili è in crescita, e nuove soluzioni arriveranno presto."

Vivien Charrey di Berlin Packaging | Premi Industries ha affermato: "Un forte focus sui materiali riciclati, riciclabili e sulle soluzioni ricaricabili è indubbiamente al centro delle tendenze del packaging in questo momento. Per rispondere a questa esigenza," dice, "abbiamo investito in soluzioni ricaricabili, proponendo packaging con alte caratteristiche estetiche e funzionali." Come ci si potrebbe aspettare, molti fornitori espositivi, tra cui Lumson e Berlin Packaging | Premi Industries, hanno presentato soluzioni ricaricabili a Cosmoprof Worldwide Bologna all'inizio di quest'anno.

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Le tecnologie presentate durante Cosmoprof Worldwide Bologna

Il nostro viaggio verso un'economia circolare sta avvenendo gradualmente, passo dopo passo. E alla fiera Cosmoprof Worldwide Bologna di quest'anno, i partecipanti hanno scoperto alcuni degli ultimi progressi.

HCT, Lumson e Berlin Packaging | Premi Industries sono stati tra i più di 3.000 espositori di quest'anno. Ciascuna di queste aziende aveva i propri stand a Cosmopack, il salone dove è possibile trovare non solo fornitori di packaging ma anche aziende di ingredienti, contract manufacturer, specialisti di macchinari, esperti di automazione e una vasta gamma di fornitori di servizi lato offerta.

I partecipanti vengono a Cosmopack da tutto il mondo per scoprire le ultime novità, cercare nuove ispirazioni e per fare networking. Ecco cosa hanno scoperto i visitatori agli stand di HCT, Lumson e Berlin Packaging | Premi Industries quest'anno.

Per HCT, l'evento di quest'anno è stato una piattaforma di lancio per un nuovo servizio rivolto ai marchi emergenti in cerca di soluzioni di packaging riciclabili e tempi di consegna brevi: "HCT ha annunciato il loro programma Speed Line che aiuta i piccoli marchi a lanciare rapidamente un packaging progettato per il riciclaggio," secondo Maurin.
Il packaging offerto come parte del programma Speed Line è in PET monomateriale; e le opzioni decorative sono limitate alla serigrafia, stampa a caldo, stampa a getto d'inchiostro e una tecnologia proprietaria chiamata Inboss. Le quantità minime d'ordine (MOQ) sono basse, variando da 2.500 a 25.000 pezzi. Gli ordini possono essere spediti in appena 3 settimane dopo l'approvazione dei campioni da parte del brand.
Oltre a questa nuova offerta, " HCT ha mostrato strumenti di stock, soluzioni chiavi in mano e packaging sostenibile in tutte le categorie."

Lumson ha la capacità di produrre 50 milioni di rossetti ogni anno e l'azienda è giustamente orgogliosa della sua lunga collaborazione con L'Oréal Paris. Lumson produce la iconica linea di rossetti Color Riche per L'Oréal. Quindi, quando questa azienda mostra una nuova collezione di rossetti, l'industria prende nota.
Tra i lanci che Lumson ha presentato a Cosmopack quest'anno c'è la nuova collezione di rossetti Into The Cosmos. La collezione è una reinterpretazione di alcuni stili classici di rossetto, secondo un comunicato stampa che l'azienda ha condiviso. "Into The Cosmos ti invita a un viaggio nello spazio, un mondo in parte conosciuto e in parte inesplorato, ma sempre capace di stupire e creare meraviglia. La collezione è impreziosita da sfumature di colore che ricordano la Via Lattea: dai toni glitterati profondi simili a quelli del cielo di mezzanotte alla sabbia cosmica che prende vita al tatto. Altri rossetti [nella collezione] sono caratterizzati da finiture argentate che evocano rocce lunari e colori estremamente luminosi, fluorescenti, che ricordano l'esplosione di una supernova."

Lumson ha anche lanciato la sua capsule collection Divine per colori cosmetici, composta da flaconi, contenitori e un pack per lip gloss, tutti con tonalità nude e “un'allure delicata con l'effetto di essere racchiusi in una luce soffusa,” secondo il comunicato. La nuova collezione Red Velvet presenta due flaconi di vetro e due barattoli di vetro in “sensuali sfumature di rosso.” In fiera è stato lanciato anche Essential, una nuova collezione di flaconi in alluminio per pompe crema e spray.
Lumson sta progettando anche packaging di bellezza ricaricabili. A Cosmopack l'azienda ha presentato anche Slim Rechargeable Jar, un barattolo di vetro ricaricabile da 50 ml che può essere realizzato in vetro PCR al 25%. Il barattolo ha una copertura in monomateriale, facilitando il riciclaggio. Con questo design, Lumson mette in mostra "il tema della sostenibilità... abbracciando i concetti di Re-Think (il packaging è ripensato con un'enfasi sul design ecologico), Re-Gen (viene data una seconda vita al barattolo di vetro) e Re-Act (il consumatore è parte attiva del processo di riciclaggio)."

Berlin Packaging | Premi Industries ha messo in evidenza le proprie soluzioni ricaricabili. "A Cosmopack 2024, abbiamo ampliato la nostra gamma di prodotti prestige sostenibili per i mercati profumeria, skincare e make-up," afferma Charrey. "Abbiamo presentato Euphoria, una collezione di eleganti flaconi ricaricabili in vetro per profumi. I modelli di ricarica con collo 15/415 si abbinano al nostro tappo Refill Twist per offrire al consumatore finale la possibilità di ricaricare facilmente e in sicurezza i flaconi una volta terminato il profumo. È possibile personalizzare Euphoria con diverse decorazioni in vetro e con accessori che aggiungono carattere al packaging, come le nuove collezioni di tappi Kopoy e Sopoy." E la pompa che si coordina con i flaconi Euphoria è progettata per ospitare fino a 25 ricariche.
"Inoltre, abbiamo presentato l'estensione della gamma della iconica collezione Luxe di Berlin Packaging | Premi Industries con un nuovo barattolo di vetro ricaricabile: Luxe 50 ml Refill. Questo packaging è stato progettato per permettere ai consumatori di riutilizzare il barattolo di vetro esterno e i suoi accessori, grazie al design della bocca del barattolo che ospita una tazza di ricarica in PP monomateriale facile da sostituire con una nuova," secondo Charrey.
Per i segmenti di skincare e trucco extra-premium, c'è Double Glass Refill & Go, il nuovo packaging di vetro ricaricabile disponibile in formati da 15 e 30 ml." Questo design vetro-nel-vetro è notevole non solo per l'estetica e l'appeal tattile, ma anche perché il design consente alla fiala di vetro ricaricabile di essere utilizzata anche come versione da viaggio del prodotto stesso. Charrey lo descrive come "una nuova connotazione in termini sia di esperienza che di fedeltà, offrendo al consumatore la possibilità di portare con sé il cuore del prodotto, la fiala di vetro, e la sua pompa, ma anche di ricaricare il prodotto in modo rapido e intuitivo."

E tutto ciò è solo una piccola selezione delle proposte più innovative di packaging per cosmetici, profumi e prodotti per la cura personale viste a Cosmopack 2024.

Cosmoprof Worldwide Bologna e Cosmopack torneranno in Italia a marzo 2025. Nel frattempo, scopri le prossime fiere Cosmoprof in tutto il mondo: Las Vegas (23-25 luglio 2024), Hong Kong (12-15 novembre 2024), Mumbai (5-7 dicembre) e Miami (21-23 gennaio 2025).

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